Il telemetro porro è uno strumento che ha subìto già a partire dello stesso inventore diverse modifiche. Il "Long-Vue-Cornet" ad esempio fu realizzato in ottone, un materiale facilmente lavorabile a freddo (per imbutitura o stampaggio) e a caldo; è presente inoltre una manovella in avorio con rivestimento in pelle. Progettazione molto simile è stata applicata anche al "Lorgnon Longue-Vue Napoleone III", dove però in sostituzione dell'ottone si utilizzò del rame puro (materiale malleabile). Infine, nei primi prototipi di telemetro a coincidenza, Porro utilizzò materiali quali acciaio, ottone e bronzo per ottenere una struttura più resistente.
Queste leghe metalliche sono molto ricorrenti nella produzione di strumenti scientifici: già dal Medioevo infatti vennero utilizzate per costruire oggetti di misurazione, astrolabi, bussole nautiche e orologi meccanici. Nel Cinquecento importante fu il contributo da parte di Tycho Brahe in particolar modo per la produzione di oggetti astronomici: tra i poli più famosi di questo periodo annoveriamo Norimberga, Asburgo e Lovanio. Dopo l'avvento della rivoluzione scientifica molti scienziati ,spinti da invenzioni e scoperte, diedero vita a utensili di indagine completamente innovativi realizzati proprio con questo tipo di materiali.
Riportata in alto l'immagine del celebre Cleps Porro progettato dall'omonimo costruttore. |
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