mercoledì 13 gennaio 2021

#28 - La sintesi finale

 Giunti al termine di questo percorso, non possiamo che riassumere ciò che abbiamo descritto in questi post del blog. Qui sono riportate le conclusioni che ne possiamo trarre.

L' invenzione del telemetro Porro (etimologia e definizione nello STEP #01) è una novità assoluta nel campo balistico e genererà una profonda frattura (spiegata nella mappa dello STEP #27) rispetto al passato in diversi ambiti, da quello militare a quello della caccia (curiosità caccia). Ignazio Porro, l'inventore dello strumento (descrizione dell' inventore nello STEP #09.1), vive in un particolare contesto culturale che facilita e richiede un rinnovamento scientifico (vedi contesto culturale dell' inventore nello STEP #09.2): egli riuscì a confluire i suoi studi topografici (vedi approfondimento sulla topografia nello STEP #04.2 e curiosità sulla celerimensura) e di ottica (vedi approfondimento sull' ottica nello STEP #04.1, la riflessione totale della luce negli STEP #05.1 e le curiosità scientifiche nello STEP #05.2) per ottenere uno strumento dai semplici componenti (glossario componenti descritto nello STEP #03) e di facile utilizzo (manuale d'uso descritto nello STEP #22). Il suo primo prototipo di cannocchiale telemetrico progettato a scopo militare prende il nome di "Longue-vue-Cornet" (anatomia nello STEP #16 e immagini nello STEP #02), ben descritto nel periodico francese "L'illustration, le journal universel" (per approfondimenti sui testi che citano lo strumento vedi STEP #10). E' in questo periodo che Porro fondò l'Institut Tecnhnomatique Porro à Paris (che compone l'abbecedario dello STEP #19), un'officina dove Porro e i suoi allievi produssero migliaia di strumenti con varie tipologie di materiale (per un approfondimento sui materiali consultare lo STEP #08). Seguì il primo modello di telemetro a coincidenza (il cui albero tassonomico è definito nello STEP #14), che rimase però solo un prototipo in quanto l'Institut Tecnhnomatique vide la sua attività concludersi prima che fosse brevettato. 

Al giorno d'oggi, le principali aziende costruttrici sono Leica (la cui storia è trattata brevemente nello STEP #11.2) e Zeiss (la cui storia è trattata brevemente nello STEP #11.1 e il cui marchio è rappresentato nello STEP #20), che competono da anni a livello mondiale (come rilevato dai grafici di Google Ngram Viewer nello STEP #24) nella vendita dello strumento utilizzando cataloghi pubblicitari annuali (vedi lo STEP #13.1 lo STEP #13.2 per vedere rispettivamente il confronto tra cataloghi pubblicitari del XX e XXI secolo). Con lo sviluppo di nuovi tipi di tecnologia lo strumento ha subito nel tempo numerose modifiche (ulteriori informazioni sui brevetti dello strumento depositati nello STEP #17) che sono state correlate da normative opportune (ulteriori approfondimenti sulle normative nello STEP #23). La scelta al momento dell'acquisto di un telemetro Porro dipende dal tipo di prestazioni che vogliamo ottenere: a questo proposito dobbiamo valutare soprattutto i materiali dei prismi (per altre informazioni consultare lo STEP #26.1) e dei rivestimenti (per altre informazioni consultare lo STEP #26.2) che compongono lo strumento, ma anche il tipo di ingrandimento e budget che abbiamo a disposizione (vedi STEP #15).

Nonostante sia uno strumento ricercato, lo troviamo spesso rappresentato anche in circostanze appartenenti alla sfera dell'intrattenimento come nei fumetti (STEP #21) e nel cinema (STEP #12), ma anche sui francobolli di documenti ufficiali (STEP #18) e su immagini a sfondo simbolico (STEP #06); inoltre, se inserito in un contesto storico e letterario, può assumere anche un valore mitologico (STEP #07).

La costruzione di questo blog ha scatenato in me un forte spirito di ricerca (post libro), che va rivalutato anche in termini introspettivi. In particolar modo, infatti, questa attività mi ha consentito di analizzare un particolare oggetto da molteplici punti di vista per capire ciò che l'oggetto stesso realmente è e vuole rappresentare: analisi che ognuno dovrebbe fare in maniera scrupolosa su se stesso e su ciò che quotidianamente lo circonda, a partire da quello che è il suo ricordo, il suo presente e ciò che sarà in futuro (STEP #25).

Buona lettura a tutti!😄

Il libro- Viaggio al centro della terra- Il tema della ricerca

 Viaggio al centro della terra è un romanzo d'avventura che è stato scritto da Jules Verne nel 1864.

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Il protagonista è il professor Lidenbrock, il quale decide di intraprendere un viaggio al centro della Terra insieme a suo nipote dopo aver trovato su una pergamena appartenente a un libro del XII le istruzioni per poter compiere un viaggio di questo tipo. Il testo è scritto in carattere runico e rappresenta il primo dei tanti enigmi del romanzo.

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 Il tema della ricerca è la forza trainante della narrazione ed è ciò che attraverso le cose l'autore vuole trasmetterci. Viene trattato a partire dalla psicologia del protagonista, che è intenzionato a rimanere a digiuno e a costringere il nipote alla stessa sorte fino a che non sarà riuscito a decifrare il messaggio. Durante il viaggio inoltre la volontà di arrivare alla destinazione diventa quasi un' ossessione, al punto che il professore spesso non si cura delle condizioni fisiche non ottimali del nipote. 

Il messaggio sulla pergamena sarà solo uno dei tanti segnali che Arne Saknussemm (lo scienziato che aveva provato in precedenza ad effettuare un viaggio del genere) recapiterà al protagonista: arrivati infatti al cratere indicatogli dalla pergamena, il protagonista trova la scritta "Arne Saknussemm", prova che lo scienziato aveva davvero esplorato le viscere della Terra. Ad alimentare la speranza nel protagonista ma soprattutto nel lettore è il ritrovamento a pochi passi da un'uscita delle iniziali dello scienziato che li aveva preceduti, probabilmente incise con un coltello trovato nelle vicinanze.

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Curiosità - La celerimensura

Ignazio Porro fu un costruttore di diversi oggetti oltre all'omonimo telemetro da lui progettato. Importanti infatti risultano essere i suoi studi di topografia, soprattutto nella rilevazione di misure sul territorio. La celerimensura è una tecnica che consiste nel rilevare le misure di un terreno (distanze) tramite strumenti ottici e una serie di operazioni matematiche, in modo da ridurre al minimo le operazioni manuali sul terreno.
Ignazio Porro verso la metà del 1800 introdusse la celerimensura (misura veloce). Il Porro inventò anche lo strumento per l’effettuazione della celerimensura che fu chiamato cleps (dal fatto che i goniometri erano nascosti).
Il cleps è l’odierno tacheometro. La celerimensura può essere utilizzata per il rilievo, sia di zone di grande e media estensione che di zone di piccola estensione.
L’avvento della fotogrammetria aerea, ha fatto perdere interesse alla celerimensura per i rilievi di grande estensione, ma per rilievi di media e piccola estensione rimane il metodo più usato ed anche il più conveniente dal punto di vista economico. Nel rilievo celerimetrico si staziona su punti di coordinate note o meno e si “batte” la stadia posizionata alternativamente sui picchetti posti intorno al punto di stazione. Di norma da ogni stazione si rileva una zona circolare di raggio mediamente non superiore ai 150 m se si opera con strumenti ottico meccanici (tacheometri o teodoliti), o anche fino a qualche chilometro se si opera con teodoliti elettronici. 
Egli scrisse anche un trattato sulla celerimensura, di cui è riportato il link per avere maggiori informazioni.

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#27- La mappa concettuale

 


L'invenzione del telemetro porro ha dato un contributo fondamentale al miglioramento della balistica, a partire dalle tecniche di caccia fino a condizionarne le strategie militari. Inoltre, l'innovazione dei materiali e delle tecnologie (ad esempio l'utilizzo del laser) hanno permesso di incrementare le prestazioni di questo strumento. Lo studio delle condizioni climatiche, di ciò che ne consegue e della celerimensura sono inoltre essenziali informazioni che condizionano l' utilizzo dello strumento.

martedì 29 dicembre 2020

Curiosità - Il telemetro porro nella caccia

 A primo impatto uno strumento come il telemetro può sembrare inutile per i tiratori più esperti. In realtà ha rivoluzionato completamente la balistica, a partire dalla caccia. Un telemetro può essere utile quando ci si allena. Come cacciatore, è fondamentale prendere appunti sul fucile e caricare i dati di caduta: questo processo consente di conoscere le abilità del proprio fucile prima di uscire in campo per la vera azione. 

A volte la preda potrebbe spuntare all'improvviso e vanificare la battuta di caccia. L'uso frequente di questo dispositivo migliora le capacità di stima del tiratore per organizzare al meglio l'attacco alla sua preda. Molto spesso capita inoltre che la preda fugga dopo aver udito il fruscio delle foglie mosse dai passi del cacciatore: con un telemetro è possibile "avvicinarsi" alla preda evitando che questa scappi. L'uso di un telemetro riduce anche la probabilità di colpire qualcos'altro quando si mira all' obiettivo.

Quando ci si imbatte nei punti di caccia giusti, si può prendere nota dei punti di riferimento in modo che siano più facili da trovare all'inizio della caccia. Con questo approccio, la giornata di caccia sarà molto più semplice: non solo per sapere da dove cominciare, ma anche dove mirare, il che è un vantaggio se si ha intenzione di cacciare la mattina presto o la sera tardi.

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domenica 20 dicembre 2020

#26.2 - La chimica e gli strumenti scientifici- I rivestimenti

 I rivestimenti delle lenti sono pellicole applicate alle superfici delle lenti per ridurre l'abbagliamento e i riflessi, aumentare la trasmissione e il contrasto della luce e contribuire a rendere i colori più vividi. Qualsiasi luce riflessa è luce che non raggiunge mai gli occhi dello spettatore, quindi eliminando i riflessi, l'immagine diventa più luminosa e nitida.

Termini come coated, multi-coated e fully multi-coated si riferiscono alla posizione e al tipo di processi di rivestimento utilizzati. Le lenti rivestite sono le più elementari e indicano che almeno una superficie della lente ha almeno uno strato di rivestimento su di essa. Multi-coated significa che più superfici vengono rivestite e / o più strati di rivestimento sono stati applicati a ciascuna superficie. Fully multi-coated significa che su tutte le superfici, interna ed esterna, delle lenti sono applicati più strati. Questo trattamento offre il massimo livello di trasmissione della luce, chiarezza, contrasto e resa cromatica.  Questi rivestimenti sono progettati per essere efficaci su un ampio spettro di lunghezze d'onda e fornire le migliori prestazioni.

I rivestimenti delle lenti complementari sono rivestimenti prismatici, che aumentano la riflessione della luce e migliorano la luminosità e il contrasto dell'immagine. Mentre molti produttori possono utilizzare rivestimenti riflettenti standard, il livello superiore dei rivestimenti prismatici è chiamato rivestimenti dielettrici, che lasciano passare quasi il 100% della luce attraverso il prisma, ottenendo immagini più luminose ad alto contrasto.

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sabato 19 dicembre 2020

#26.1 - La chimica e gli strumenti scientifici- I prismi

Il telemetro Porro è basato sull'utilizzo di un sistema di prismi definiti con il termine di "veicolo del Porro" per poter far arrivare l'immagine ribaltata all'osservatore.  Il vetro utilizzato per la costruzione dei prismi, è di alta qualità e quasi sempre viene trattato al "solfato di bario". Il vetro BaK4, o vetro corona di bario, è considerato il miglior tipo di materiale per prismi. Ha un alto indice di rifrazione e un angolo critico inferiore rispetto ad altri materiali, il che significa che trasmette meglio la luce con minor dispersione a causa della riflessione interna

Il vetro BK7 è invece probabilmente il materiale più utilizzato per i binocoli. Sebbene possa essere di qualità leggermente inferiore al BaK4, è comunque un vetro ottico, il che significa che ha eccellenti proprietà di trasmissione della luce e un numero limitato di imperfezioni interne.  

Infine, il vetro SK15 è un materiale atipico che rappresenta una via di mezzo tra i due precedenti. Ha un indice di rifrazione più alto di entrambi, ma ha una dispersione (misurata sulla scala di Abbe) compresa tra BaK4 e BK7. Le immagini che si vedono attraverso i prismi SK15 sono molto chiare, con un alto contrasto. 


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martedì 15 dicembre 2020

#25 - Cose personali

 MEMENTO


"Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto non l'avete trovato": le parole di Baden Powell (fondatore dello scoutismo) riecheggiano ora più che mai in un pianeta schiavizzato dall'umanità. Lo scoutismo è un movimento che mi ha educato a rispettare e aiutare il prossimo, a trovare il sorriso anche davanti a situazioni difficili, ma soprattutto mi ha portato ad avere un'identità e dei valori. Le esperienze che ho vissuto in questi anni sono indescrivibili, merito delle persone che mi hanno accompagnato in questo lungo percorso.

UTENSILE


 Lo zaino è uno strumento che considero imprescindibile per me al momento. Questo zaino in particolare ha vissuto parecchie esperienze, a partire dai miei primi viaggi fatti all'estero fino ad arrivare alla utilità quotidiana per gli studi. 

FETICCIO

La chitarra è uno strumento che ho suonato in passato e che in questi ultimi suono di rado; mi ha da sempre affascinato fin da subito e spero per questo che in futuro possa tornare a riprendere il suo utilizzo con maggior continuità.

sabato 28 novembre 2020

#24 - Le parole nella storia

 Con l ' aiuto di Google Ngram Viewer, sono riportati dei grafici in cui è possibile analizzare la presenza all' interno di documenti e libri pubblicati dall 800' in poi di alcune parole inerenti al telemetro porro.


Leica e Zeiss sono le maggiori aziende produttrici del telemetro porro. Secondo questi grafici è possibile osservare come dal 1880 fino al periodo della seconda guerra mondiale l'azienda di riferimento era la Zeiss, ma dal dopoguerra in poi la Leica trova molti più riferimenti nei manuali. Con ogni probabilità questo è dovuto soprattutto al fatto che la Germania è uscita sconfitta dal secondo conflitto mondiale.




In questo grafico invece mostra come la topografia abbia avuto una notevole diffusione per circa un secolo, dalla seconda metà dell' 800' fino alla fine del XX secolo.

giovedì 26 novembre 2020

#23 - La normativa

  • UNI 5103:1962: riguarda i binocoli prismatici con ingrandimento maggiore di 5x e con diametro della pupilla di entrata maggiore di 18 mm. Contrassegno. Caratteristiche ottiche: ingrandimento, campo reale, diametro della pupilla di entrata, movimento di messa a fuoco degli oculari nei binocoli forniti di messa a fuoco indipendentemente e forniti di messa a fuoco centrale, estrazione pupillare, aberrazione cromatica assiale, differenza d ingrandimento fra i due monocoli, parallelismo dei fasci uscenti, rotazione delle immagini, potere risolutivo convenzionale, micrometro, rendimento fotometrico, qualità del vetro. Caratteristiche meccaniche: finitura esterna, trattamento antiriflettente, qualità dei materiali, robustezza, movimenti. Prove: controllo della resistenza agli urti.                                             
  • CEI EN 60825-1:2017: l' obiettivo di questa norma è la classificazione ed etichettatura dei laser in base al loro grado di pericolo da radiazione ottica. Inoltre, il costruttore è tenuto a fornire informazioni tali da permettere l' adozione di adeguate precauzioni. La classe a cui appartengono dispositivi come il telemetro porro dotato di sistema laser è la 1M: il raggio laser integrato allo strumento in questione infatti deve essere sicuro, anche nel caso di visione diretta prolungata del fascio a occhio nudo.    


#28 - La sintesi finale